Perché le persone passano sempre più tempo sui social network, (l'opinione di risolvere problemi)



                                             

Come molti avranno notato negli ultimi anni c'è un crescente bisogno di interazione tramite l'uso dei social network, questo soprattutto con le nuove generazioni, senza risparmiare però anche chi ha passato la gioventù con il semplice telefono fisso.
Alcuni giustamente hanno fatto notare che il contatto tra persone non dovrebbe essere sostituito da quello virtuale, e che a rigor di logica, dovrebbe essere un rapporto migliore del ricevere un interazione da chi non è nemmeno presente fisicamente.
Ma se il fine ultimo delle persone rimane sempre il contatto reale, perché quest'ultime preferiscono quello virtuale? Siamo davvero sicuri che interagire con le persone fisicamente sia sempre preferibile dell' interagire virtualmente?
Ad esempio una persona dall'aspetto fisico non molto attraente ingannando gli altri e anche un po' se stessa, potrebbe sfruttare accorgimenti di ingegno fotografico per scatenare un' attrazione maggiore.
Nel virtuale si possono camuffare alcuni aspetti della nostra vita che non vogliamo siano resi in evidenza, come invece risultano assai più evidenti nella realtà.


Senza tanti giri di parole un'altro vantaggio sta nell'avere una visione molto più ampia delle persone con interessi e ideali in comune, permettendo così una selezione più accurata ed ampia delle amicizie o partner più adatti e in un breve lasso di tempo, naturalmente a patto che le informazioni in esso contenute, abbiano un minimo di coerenza e veridicità così che il servizio risulti utile.
Comunicare virtualmente poi è molto meno impegnativo che farlo tempestivamente nei tempi di una comunicazione verbale, questo perché per rispondere si deve aspettare una notifica e quindi l'altro non può pretendere o non può storcere il naso in caso non gli arrivi una risposta immediata.
È palese quindi che alcuni hanno un modo di apparire e comunicare totalmente diverso dalla presenza fisica e verbale, ecco perché a volte chi si conosce sul web rimane deluso poi dall'appuntamento reale.
In altre parole una persona che nella presenza fisica viene trattata come un emarginata, in un "social" potrebbe invece apparire molto più attraente e con una risposta sempre adeguata alla situazione, ingannando però se stessa e anche chi a volte non meriterebbe comunque di essere cercato.
Tuttavia il vantaggio rimane e non si può negare che a volte è davvero utile, da quando sono stati inventati i libri e la televisione, l'uomo ha sempre cercato qualcosa di alternativo alla realtà o più precisamente:qualcosa in cui identificarsi meglio e cambiando magari se stesso.
Non è forse questo che facciamo quando andiamo su facebook?
Questo significa che chi passa troppo tempo sui social sta cercando un'alternativa alla vita vera, significa che non è soddisfatta di quell'aspetto che genera una sorta di frustrazione causata dal mancato raggiungimento delle proprie aspettative.
Colpa dei social? No non direi, i social sono una reazione a un altro problema, ovvero i limiti imposti dalla vita vera che non si possono cambiare con un click o con una foto ritoccata..
Ma non è solo questo, è anche uno status symbol di interazione che spinge molti ad usarlo per dimostrare professionalmente e socialmente ad altri di essere persone al passo coi tempi così come è avvenuto con altri oggetti o elementi di uso quotidiano.
Le nuove generazioni sono sempre più tecnologicamente impegnate delle precedenti, questo è abbastanza palese..
Non è raro Infatti accorgersi di cinquantenni che si fanno spiegare dai propri nipoti come usare il PC.
Lo smartphone è il nuovo erede di questa tendenza, ma che a rigor di logica sarà presto destinato a diventare un oggetto superato come molti altri.

                                                                                  CONCLUSIONE

In base a quanto detto avrete notato che così come i social o gli smartphone vengono accusati di provocare una dipendenza nei giovani, anche la televisione e il computer ma soprattutto i videogames hanno subito le stesse accuse in passato per gli stessi motivi.e in questo caso sempre dalle generazioni precedenti..
Tuttavia nonostante questo ragionamento possa sembrare totalmente a favore per un uso smodato di congegni tecnologici di ultima generazione, é mio dovere precisare invece che la tecnologia deve comunque in ogni caso risultare utile all'uomo, senza però creargli un danno o renderlo schiavo quando non ne ha bisogno, perché in natura si sa tutto funziona a patto che si rispettino determinati equilibri..
Meglio quindi essere diffidenti di situazioni che non sono sempre in equilibrio con l'armonia psicofisica dell'essere umano.
Concludo dicendo che non bisogna farsi travolgere troppo dal proprio smartphone o dispositivo per la navigazione su internet, perché anche se in parte utili, non sono un prodotto di madre natura e non risolveranno quei problemi della vita vera, facilmente occultabili creando un avatar online.

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