Il giusto rapporto di energie da spendere nei rapporti umani





                                                                                 INTRODUZIONE

Cosa significa spendere il giusto rapporto di energie in un legame umano?
Quante volte alla televisione abbiamo sentito notizie in cui persone, hanno dato il peggio di se dopo un rapporto sentimentale finito male, o aspettative troppo fiduciose verso altre persone? Credo abbastanza.. questo  anche guardandoci attorno oserei dire.. un fenomeno spesso attribuibile poi alle meno probabili conseguenze, delle tragedie passionali, dovute spesso all'illusione che assale alcuni soggetti più influenzabili, che di conseguenza vanno poi a compromettere, tutto quello che è stato costruito a livello emotivo - passionale - sentimentale..
Con questo post vorrei, oltre a mettere in guardia chi si appassiona e si illude troppo, cercare di consigliare quanta fiducia dosare, con la persona che frequentiamo.

COME DOSARE LE PROPRIE ASPETTATIVE MENTRE CI SI ESPONE ALLE INTEMPERIE DI UN RAPPORTO.

Come già detto in precedenza in alcuni miei post, il modo in cui le persone vivono i rapporti di tipo sentimentale, è spesso influenzato da falsi miti che le rendono troppo speranzose nei riguardi del partner, o semplicemente verso chi nutrono delle aspettative.
Ma se osserviamo le esperienze della gente in generale, possiamo notare che soprattutto in epoca recente, la maggior parte delle relazioni (nel breve o lungo termine) volgono al termine, soprattutto in giovane età.
Onestamente credo sia difficile che chi ad esempio legge questo post, conosca persone di 25/30 anni che sono rimaste assieme dai tempi del liceo, sicuramente se si ha un'età approssimativa verso i 30 anni, c'è anche più probabilità di trovare un rapporto duraturo, questo perché l'età avanzata restringe il cerchio delle opportunità, e di conseguenza chi volge lo sguardo altrove, lo fa con più cautela.
Ma se ne hai 20, con che probabilità pensi di portare avanti la tua relazione? Una su 1000 sarebbe già molto, oserei dire...
Considerando la realtà (brutale forse), bisognerebbe quindi assumere delle aspettative non troppo speranzose, ma più consapevoli della probabile fine, non certa, ma probabile, senza finire quindi col costruire inutili castelli in aria, che spesso (ma non sempre) hanno più a che fare con le favole, che con la realtà tangibile.
Parlo di presunte anime gemelle o legami affini, che durano per sempre.
A questo punto sorge spontaneo chiedersi: Qual è la condizione mentale più adatta per rapportarsi nella vita, ad esempio di coppia? La risposta in termini pratici è:
non mettere l'altro al centro del proprio universo.
Per fare questo bisogna rendersi conto che in alcuni giorni, è necessario uscire per conto proprio, visitando luoghi e persone, (virtualmente non è sufficiente) facendo nuove esperienze che non comporta necessariamente il tradimento, ma solo creare un'isolotto di salvataggio nel caso in cui il rapporto, si trasformi nel solito Titanic pronto ad affondare.
La parte difficile forse è temere di relazionarsi con altri, per paura di essere fraintesi dalla compagna/compagno come un basso interesse nei suoi confronti.
Tuttavia dire sinceramente qual'è la vera natura di queste occasionali uscite di scena, dovrebbe far riflettere l'altra metà esponendo le motivazioni qui descritte, (da ricordare che in tutte le relazioni si sente dire che si ha trovato la persona giusta, una cosa abbastanza palese e chiara ora, pur comprendendone la natura, priva però di fondamento, se si considera le probabilità palesemente evidenti) bisogna quindi far ragionare chi si cimenta in anima gemella, facendogli capire che è solo un suo desiderio recondito,  questo dovrebbe (Se è una persona ragionevole) far capire che non c'è niente di cui temere, anzi staccare con altre persone può solamente giovare.
Organizzarsi quindi per avere sempre delle alternative di vita,  ma soprattutto essere consapevoli di quanto puoi piacere o no, a persone con determinate aspettative nei tuoi riguardi, questo vale anche per vivere nella società o con gli amici,
che successivamente si adatteranno, diventando più o meno tolleranti (o per niente) verso il te stesso nella sua forma più svelata.
                                                         


Sarebbe molto importante poi capire qual'è l'elemento, che ha generato l'attrazione verso di noi, invece che ad altri, chiedendosi cos'è che ci fa restare legati a una persona.. In questo modo sapremo prevedere le eventuali reazioni, quando queste qualità vengano a mancare, tenendo conto però dei "requisiti" fondamentali di maschi e femmine, per potersi minimamente accettare in quel contesto.
Qui non si tratta di capire come piacere a qualcuno, ma di capire invece come sopravvivere quando non piaci a chi, non ne è consapevole durante i primi approcci.
In primis, un fattore importante è conoscere sé stessi, perché sennò come fai a capire chi o cosa vuoi, se non sai chi sei realmente.. Questo include di riconoscere i propri difetti oltre che i pregi.
A volte quello che siamo non lo scegliamo noi del tutto, ma ad alcune persone questo non importa, a loro interessa il risultato..
Alcuni non vogliono vedere i propri difetti, perché questo abbasserebbe la loro autostima, tuttavia esserne consapevoli è una condizione necessaria, per orientarsi su quali siano le situazioni relazionali, professionali o sociali più adatte a noi stessi.
Ad esempio se sai che certe persone non accetterebbero mai certe sfaccettature, che sono presenti nella tua personalità, o idee di vita in contrasto con le loro, saprai orientarti meglio su quali siano le più adatte al tuo caso..

                                                                               CONCLUDENDO..

Alcuni si staranno chiedendo chissà quante esperienze da latin lover bisogna aver passato, per poter riversare i consigli qui presenti.
in realtà più che esperienze da latin lover, (che a mio avviso si tratta di tecniche per fingersi, o emulare comportamenti non naturali), si tratta di comprendere e osservare i requisiti che altri possiedono, senza emulare.
Ad esempio raccontare bugie o camuffare il proprio aspetto fisico, è una tecnica, ma non un requisito.
Ma veniamo al dunque..
Sei hai letto con attenzione quanto scritto sopra ti sarai reso conto che l'assiduo attaccamento, e il frequentare morbosamente non conviene, questo è già noto ed è anche un argomento che ho già trattato in altri post.
Qui però bisogna rivestire il ruolo di agenzia assicurativa, che a livello passionale limita i danni dalla cessazione improvvisa delle ILLUSIONI.
In pratica per non avere DELUSIONI bisogno di fatto NON ILLUDERSI, abbastanza semplice da capire, ma brutale da accettare nel sogno illusorio dei rapporti sociali spesso instabili, sopratutto odierni.
La paura di una coppia è il ritornare nello stadio precedente di single, con la conseguente frustrazione che ne deriva, soprattutto dopo l'abitudine a non esserlo, la fobia di rottura e l'attaccamento squilibrato, è in molti casi la causa della fine, perché dopo aver formato la suddetta coppia, alcuni si concentrano in essa, come se ogni volta trovata una relazione, sia la volta giusta.
SBAGLIATO!
Continuate invece a conoscere altre persone, magari assieme, ma fatelo, amici di amici o persone in situazioni di comune interesse, (musica, cultura, scienze, opinioni) ma soprattutto non trascurate il fatto di mantenere, o meglio migliorare i vostri REQUISITI fondamentali di gradevolezza, senza adagiarsi troppo alla felicità del periodo presente.

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